mano con penna

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anziano Ero bambino

Ricordo un inverno
con fiori di ghiaccio sui vetri
una focaccia appena sfornata
la nonna che la infila
nello zaino di mio padre.
Lui che la rimette sul tavolo
dicendo: la lascio per voi...

Una stazione, un abbraccio forte
un treno con tanti uomini
svanire all'orizzonte.
Un'estate infuocata
mia madre e mia nonna
con la zappa nei campi.
L'ombra dell'olmo
il cane sulle ginocchia...

I primi giorni di scuola
l'insegnante che ci parla della guerra
di soldati che muoiono per la libertà
il mio pianto sul quaderno
con il disegno di un treno...
Il ritorno della primavera
con le sue voci, le piante in fiore
le campane di Pasqua...

Poi, un giorno, quel giorno
la carezza della maestra sulla fronte
e so di una croce
piantata nella steppa coperta di neve
con sotto mio padre

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